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Corso psicologia sviluppo con specializzazione in Play Therapy

Percorsi rivolti a psicologi e psicoterapeuti dell’età evolutiva in Italia e nella Svizzera italiana

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Quanto è importante una formazione continua specializzata in psicologia dello sviluppo e psicoterapia? Accrescere la propria professionalità e le proprie competenze, restando in contatto con colleghi ed esperti del settore, è fondamentale. La psicologia dello sviluppo è un ambito in continuo divenire che abbraccia costantemente nuovi approcci e tecniche tese a migliorare l’empatia nei confronti del paziente, ad analizzare e superare eventuali traumi, ad intervenire con tecniche terapeutiche efficaci sulle patologie e sulle alterazioni che il trauma stesso produce.

Tra gli ambiti più affascinanti figura quello relativo alle difficoltà psicologiche dell’età evolutiva. La psicologia dello sviluppo con specializzazione in Play Therapy è un settore che nasce proprio da questa esigenza, ovvero individuare terapie adeguate in grado di aiutare i bambini e gli adolescenti a superare piccole e grandi difficoltà della vita. Ma di cosa si tratta nello specifico e perché iscriversi ad un corso di psicologia dello sviluppo con specializzazione in Play Therapy ottenendo peraltro il supporto di uno psicologo online? Scopriamolo insieme.

Nel corso dell’ultimo secolo, all’interno dell’articolato e variegato universo della psicologia dello sviluppo e psicoterapia applicata all’età evolutiva, si sono sviluppati innumerevoli tecniche e ambiti di intervento altamente efficaci. Uno di questi è la Play Therapy, già conosciuta e praticata in numerosi Paesi, ma evolutasi e radicatasi soprattutto nel mondo anglosassone. Questo ambito della psicologia evolutiva considera il gioco come terapia. È infatti proprio con il gioco che i bambini imparano a comunicare, apprendono modalità adeguate per relazionarsi con amici, insegnanti e genitori, esprimono i propri sentimenti, imparano e modificare i propri comportamenti ed infine a sviluppare una moltitudine di abilità tese a risolvere situazioni problematiche. Per ottenere quanto detto, è fondamentale che il gioco venga utilizzato come processo terapeutico da professionisti formati e non come momento puramente ludico e di svago.

Ma perché funziona e su quali basi si fonda il potenziale terapeutico del gioco? Uno degli aspetti è che il gioco fornisce una distanza psicologica di sicurezza dai problemi che affliggono i bambini e permette loro di esprimere sentimenti e pensieri appropriati al loro sviluppo. Le attività eseguite variano in base alle necessità del paziente e alla guida del Play Therapist (psicologo o psicoterapeuta dell’età evolutiva con formazione in Play Therapy) che è tenuto a selezionare la metodologia di Play Therapy appropriata e il materiale da utilizzare in sessione allo scopo di aiutare i piccoli pazienti ad elaborare ed esprimere le proprie emozioni e a superare difficoltà e traumi.

Il lavoro del Play Therapist mira, tra le altre cosa, a creare un’atmosfera confortevole e sicura in cui il bambino possa sentirsi libero di esprimere se stesso, le proprie emozioni e il proprio vissuto, apprendere le regole, affrontare ed elaborare eventuali problemi ed imprevisti. Elenchiamo di seguito alcuni tra i principi, o poteri terapeutici del gioco, sui quali si basa la Play Therapy:

  • Catarsi: è il processo di rilascio delle proprie emozioni, un elemento essenziale in qualsiasi trattamento in psicologia dello sviluppo e in psicoterapia. Il bambino può esprimere emozioni forti, talvolta aggressività, colpendo un pallone, un pupazzo o qualsiasi altro oggetto lo aiuti a sciogliere tensioni represse.
  • Abreazione: è il meccanismo attraverso il quale il bambino rivive talune esperienze, anche traumatiche, mediante il gioco e impara a gestirle e a controllarle meglio.
  • Educazione comportamentale: il gioco consente al bambino di imparare a modellare determinati comportamenti rendendoli adattivi, ovvero socialmente accettabili.
  • Contro-condizionamento: determinate condizioni interne si escludono in maniera reciproca, pertanto l’aspetto ludico può essere usato per bilanciare situazioni spiacevoli. Ad esempio, giocare a nascondino in un luogo poco illuminato con un bambino che teme il buio, potrebbe aiutarlo ad affrontare meglio la sua paura.
  • Controllo degli eventi: i bambini hanno scarse possibilità di controllare gli eventi; il gioco consente loro di far accadere ciò che desiderano, sentendosi forti e potenti senza diventare preda di emozioni controproducenti.

Anche in Italia sta rapidamente crescendo l’interesse per le scienze psicologiche e, in particolare, per la psicologia dello sviluppo. A confermare l’interesse crescente verso la disciplina è una partecipazione sempre maggiore ai corsi di formazione in psicologia dello sviluppo e al Master in psicologia con specializzazione in Play Therapy organizzato a Roma dall’Accademia per lo studio della Play Therapy (INA) orientati a creare profili sempre più specializzati. Ma in cosa consiste un corso di psicologia dello sviluppo con specializzazione in Play Therapy e perché il ruolo di questa materia è centrale nel processo di comprensione e cura del bambino?

In sostanza, la psicologia dello sviluppo studia l’evoluzione del comportamento umano, dal concepimento fino alla morte. Lo sviluppo di un essere umano dipende da fattori biologici ed ambientali. I fattori biologici includono il patrimonio genetico dell’individuo, capace di influenzare lo sviluppo psicosomatico di ognuno di noi, incluse le nostre future inclinazioni e competenze. Pertanto, appare chiaro come questa materia si focalizzi principalmente sullo studio del comportamento dell’essere umano durante le differenti fasi della vita e si occupi di analizzarne i cambiamenti e le relative cause. Inoltre, va sottolineato come la psicologia dello sviluppo non prenda in considerazione soltanto l’infanzia e l’adolescenza ma tutte le tappe che caratterizzano il ciclo vitale dell’individuo: dall’infanzia all’età anziana, passando per l’adolescenza e l’età adulta. Le modifiche comportamentali, intese come sviluppo, vengono analizzate su vari livelli: emotivo, fisico e motorio, cognitivo, affettivo, comportamentale e relazionale.

Considerato il fascino della materia e le importanti prospettive occupazionali, lavorare in questo ambito rientra tra le ambizioni di un numero crescente di neolaureati in psicologia, psicologi abilitati alla professione e psicoterapeuti con esperienza pluriennale. Tuttavia, diventare professionisti affermati in un settore tanto complesso richiede l’acquisizione di un bagaglio di competenze approfondito e costantemente aggiornato. Ecco perché alla carriera universitaria è necessario aggiungere corsi di formazione e aggiornamento, anche online. Per agevolare la frequentazione dei corsi a chi non ha la possibilità di presenziare in aula mensilmente, INA Play Therapy mette a disposizione percorsi di formazione e Master in psicologia in modalità ibrida: in sede a Roma (o a Lugano) e online. Ogni corsista può inoltre ottenere supervisione da uno psicologo online con riconoscimento di Supervisore Play Therapist e studiare da casa.

A questi link trovate maggiori informazioni inerenti i riconoscimenti in Play Therapy in Italia e nella Svizzera italiana nonchè il caledario dei prossimi appuntamenti.

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